FRANK SINATRA HA IL RAFFREDDORE, COME ME

In questo sorprendente inizio d’estate mi ritrovo a leggere due bellissimi libri scritti entrambi benissimo. Il primo è “Gesù di Nazareth” di Joseph Ratzinger, il secondo è “Frank Sinatra ha il raffreddore” la raccolta dei migliori articoli del giornalista americano Gay Talese. L’ho comprato l’altro giorno per un motivo semplice : volevo consolarmi per il fatto che anch’io, da qualche giorno, soffro di questa gravissima malattia. Il raffreddore.
Vi offro un assaggio gustosissimo di questo straordinario ritratto, invitandovi però a leggere anche il primo degli articoli della raccolta intitolato “New York è un luogo di cose che passano inosservate”.

Sinatra era malato. Era vittima di un disturbo così comune da essere per molti trascurabile. Ma quando affliggeva Sinatra, quell’indisposizione poteva precipitarlo in uno stato d’angoscia, di depressione profonda, panico e perfino rabbia. Frank Sinatra aveva il raffreddore.
Sinatra col raffreddore è come un Picasso senza colori, come una Ferrari senza benzina, solo molto peggio. Perché un volgare raffreddore deruba Sinatra di un gioiello non assicurabile, la sua voce, minando alla base la fiducia del cantante in se stesso e non colpisce solo la sua psiche, ma sembra provocare una sorta di gocciolamento di naso psicosomatico anche in chi lavora per lui, beve con lui, lo ama e dipende da lui per il proprio benessere e la propria sicurezza. Un Sinatra col raffreddore può, nel suo piccolo, emettere vibrazioni che investono l’industria dello spettacolo e si spingono oltre, così come un’improvvisa malattia del presidente degli Stati Uniti può destabilizzare l’economia nazionale.

Gay Talese, Frank Sinatra ha il raffreddore, BUR, 2011

Un pensiero riguardo “FRANK SINATRA HA IL RAFFREDDORE, COME ME

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *