IRVING PENN E IL BACIO DI MILES DAVISIRVING PENN E IL BACIO DI MILES

miles davis tutu interior frontal photo irving penn 1986
Irving Penn, Miles Davis, 1986

Ho ritrovato questo pezzo di Jay Fielden su Irving Penn pubblicato su Vogue. Ecco il finale indimenticabile:

Mentre parliamo lui si illumina alla vista della mano di Miles Devis, incisa da una ragnatela di rughe.

A Penn era stato commissionato un ritratto del grande jazzista per la copertina del suo album del 1986, Tutu.

Davis si presentò con il suo parrucchiere e il suo famigerato modo di fare.

«Provai a rivolgergli la parola appena entrò, ma lui mi ignorò completamente», ricorda.

Quando Davis ebbe terminato di agghindarsi, si piazzò di fronte alla macchina fotografica.

Penn continua:

«Scommetto che vuoi che mi tolgo la maglia» mi disse. «Si», gli risposi. «E scommetto che vuoi che mi tolgo anche tutte le catene d’oro». «Si», gli risposi di nuovo. Poi, per circa un’ora, lavorammo.

Alla fine gli dissi «Grazie mille».

Lui si alzò, mi si avvicinò e mi baciò sulla bocca.

Non sapevo cosa dire.

Ci stringemmo la mano, e se ne andò.

Poi tardi conobbi la sua musica e mi colpì profondamente: era pura arte visiva. È una cosa terribile che io non abbia potuto condividere con lui questa cosa, all’epoca».

Penn appoggia un dito sulle labbra, come fa spesso quando è assorto in qualche pensiero. «Questo è lo strazio della mia professione», aggiunge. «Mi resta solo quel bacio da ricordare».

Qui il grande Miles:

(Grazie a Petra per l’aiuto per la traduzione)